Capitolo 2
Olivia suona il campanello due volte. Sa che non funziona bene e così, per sicurezza, lo preme una volta in più.
Sta andando a trovare Jade e il suo compagno. Keith è un uomo sulla quarantina, dal fisico piuttosto prestante e gli occhi di un verde grigio molto intriganti. I capelli biondo cenere gli regalano un aspetto affascinante, ma a Olivia non è mai piaciuto. Sa che l’avrebbe trovato, voleva che fosse a casa. Doveva parlare a entrambi. E questa è la terza parte del piano.
Quando la porta si apre, si trova davanti un ragazzo poco più che ventenne. Indossa una felpa grigia e dei jeans scuri strappati, ma la cosa che le rimane più impressa è la t-shirt bianca con la scritta rossa e nera Jesse Stone Band oltre al fatto che ha l’aria di uno che se la passa davvero male. Olivia si fa più vicina al muro per lasciarlo passare, portando una mano al viso e distogliendo lo sguardo. Emana un odore sgradevole, come di qualcuno che sta da tempo lontano da acqua e sapone e i suoi occhi sono stanchi e rossi. Il ragazzo la guarda con noncuranza e scende velocemente gli scalini, scappando dall’altra parte del marciapiede a gran velocità.
Olivia lo guarda con una leggera curiosità, poi una voce la distrae. “Olivia…” dice Keith senza minimamente accennare un sorriso. “Ciao Keith. Posso entrare?”. L’uomo la guarda senza muoversi. È evidente che non sia la benvenuta. I loro sguardi sono fermi immobili e nessuno dei due dice niente. Il dissapore scorre nei loro occhi, non sono mai andati d’accordo sin dal loro primo incontro. Per quanto sia esteticamente affascinante, si percepisce che nasconde una personalità davvero insopportabile. Olivia non distoglie lo sguardo dal suo nemmeno per un secondo. “Posso entrare?” ripete. L’uomo la guarda con aria dura, quasi fosse un lupo davanti ad una preda pronto a lacerarne la pelle, ma poi vengono interrotti. “Keith, chi c’è alla porta? Guarda che se quel tizio è ancora qui giuro che ti sbatto fuori a calci e…”. Jade si sporge sulla soglia e quando incontra lo sguardo di sua sorella cambia completamente espressione. “Che cosa ci fai qui, Olivia?” le chiede con tono sprezzante. “Devo parlarvi”. La coppia si guarda perplessa. “Ti prego, Jade, posso entrare?” le chiede addolcendo lo sguardo. Jade la fissa masticando con fare nervoso una gomma al gusto fragola, poi fa un cenno con la testa e finalmente Keith si fa da parte, facendo entrare Olivia.
La ragazza si guarda attorno curiosa, sedendosi dove le indica la sorella. Keith non tarda a raggiungerle, prendendo posto sul grande divano di pelle nera. “Allora, perché sei qui Olivia?”. La ragazza non fa in tempo a sistemarsi sulla poltrona che la sorella comincia l’interrogatorio. È evidente la tensione che aleggia nella stanza. “Come sta Giulietta?”. Jade prende un fazzoletto da un piccolo contenitore di carta a tema floreale sputando la gomma e gettandolo poi nel posacenere ormai colmo di sigarette. “Sta bene. Ora dorme”. Olivia sorride appena. “Senti, non farci perdere tempo. Che cosa ci fai qui?” chiede in tono inquisitorio. Olivia fa un profondo respiro e guarda la sorella, poi Keith. “Sono qui per scusarmi con voi”. La coppia rimane basita da quella confessione, quasi sia una cosa inimmaginabile e impossibile da udire, ma poi abbassano entrambi la faccia, fissando per qualche istante il pavimento in legno. Keith guarda Jade, poi Olivia. “Io vi devo delle scuse e spero che le accetterete. Il mio atteggiamento nei vostri confronti è stato scorretto e mi dispiace. Persino Leo mi ha convinto a ragionare su ciò che vi ho detto. Jade. Keith. Vi chiedo scusa”. Nessuno dei due parla. Sembravano ragionare su quelle parole. Quel gesto è davvero inaspettato, soprattutto dopo la discussione avvenuta durante il loro ultimo incontro. Olivia aveva aggredito Jade e Keith accusandoli di essere pessimi genitori e in particolare portando a galla i trascorsi del passato di lui con la droga, ma aveva capito di aver esagerato e di aver superato il limite. La situazione sta diventando imbarazzante per i lunghi silenzi, così Olivia raccoglie la borsa alzandosi in piedi per andarsene, ma Jade la ferma. “Aspetta!”. Guarda a lungo Keith che ricambia il suo sguardo, poi abbandona l’immaginaria barriera difensiva e si ammorbidisce. “Siediti”. Olivia non esita, riprendendo posto sulla poltrona, stringendo i manici della borsa per l’agitazione che sta provando. “È stata dura sentire le tue parole, Olivia. Soprattutto per Keith“. Jade accenna solo alcuni episodi spiacevoli in cui Olivia si era scontrata con loro, ma il tono ora è diverso, più pacato”. Olivia si sporge leggermente in avanti. “Lo so, hai ragione Jade. E vi chiedo nuovamente scusa. Ho capito che non era con voi che ce l’avevo, ma con me stessa!”. Jade e Keith la ascoltano con attenzione. “Ho realizzato di non aver mai superato quegli aborti e me la sono presa con voi e indirettamente con la piccola Giulietta. Non dovevo. È stato davvero stupido e inopportuno. Non immagino nemmeno come abbiate potuto sentirvi…”. Olivia è visibilmente affranta e dispiaciuta e spera con tutto il cuore che la perdonino per ciò che ha detto. “Verrete domenica?”. Jade sembra cadere dalle nuvole. “Domenica?”. Olivia fa cenno di sì con la testa. “Sì, domenica. Da mamma. Il pranzo che ha organizzato per zia May, viene a trovarci, sai… dopo l’incidente…” dice con un filo di voce. “Me ne ero scordata” replica Jade grattandosi la fronte, come se stesse ragionando sul da farsi. Keith si alza con fare pesante, dando un bacio alla sua compagna. “Devo andare…” e sparisce nel corridoio. Olivia abbassa lo sguardo, poi guarda Jade. “So che non si può dimenticare ciò che ho detto, ma spero che potrete perdonarmi e che verrete da mamma domenica, ci terrei molto”. Si alza e si dirige velocemente alla porta d’ingresso quando Jade la ferma prendendola per un braccio. “Aspetta”. Per pochi istanti si guardano intensamente, poi Olivia le crolla addosso, trattenendo le lacrime. “Oh Jade, ti chiedo scusa. Desideravo così tanto quel bambino e per la seconda volta mi è stato portato via. Amo da morire Giulietta e non volevo farle del male, te lo giuro. Solo che…”. Olivia non riesce a finire di parlare che Jade la zittisce con fare apparentemente seccato, ma È solamente il suo carattere. “Basta Olivia! È acqua passata ormai, non ti preoccupare! Da una parte capisco la tua reazione ed è vero che hai sbagliato a dire ciò che hai detto, ma hai capito i tuoi errori” dice sorridendo e mettendo in risalto il gloss rosa delle labbra. “E vedrai che prima o poi tu e Leo avrete un bambino. Siete una coppia stupenda. Forse non era il momento giusto”. Quelle parole sorprendono Olivia che finalmente sfoggia un vero sorriso. “E vedrai che a Keith passerà. È orgoglioso per ammetterlo, ma so che ti ha perdonata. Sei venuta qui e ti sei scusata. Hai ammesso le tue colpe e lo apprezziamo entrambi e verremo da mamma”. Olivia la stringe nuovamente in un caldo abbraccio, poi la saluta uscendo di casa. “Ci vediamo domenica!” dice Jade sventolando la mano oltre la testa. Olivia si volta e le sorride, poi attraversa la piazza principale raggiungendo il parcheggio e prende in mano il telefono, digitando un numero. Dall’altra parte qualcuno risponde. “Mi hanno creduto. Anche Keith, ne sono sicura. Domenica ci saranno. È la nostra occasione”.