Il salone del libro – Cuori Selvaggi
Ti racconto l’esperienza del mio [unico] giorno all’evento editoriale più atteso dell’anno
In questo articolo parlo di:
Cos’è il Salone del libro [per me]?
La mia maratona all’evento
Acquisti con budget!
A differenza degli eventi editoriali che ho visitato dall’inizio del 2022 [leggi Testo e Book Pride], questo è stato quello in cui i contatti personali hanno avuto la meglio su libri e case editrici.
Che cosa intendo? Molte persone che ho conosciuto tramite i social erano al salone ed è stata l’occasione per bere un caffè non più virtuale. Il motivo comune per tutti erano i libri, ma questa edizione è stata anche una riunione tra amici, proprio come i protagonisti della serie televisiva Friends.
Cos’è il Salone del libro [per me]?
In poche parole, “Il casinò dei libri”. Questo evento ti inghiottisce e ti trasporta in un’altra realtà, tra una sensazione elettrizzante e una disorientante al tempo stesso. Si tratta di un evento che merita di essere visto almeno una volta nella vita e tenere il passo con gli eventi e le lunghe chiacchiere agli stand diventa una sorta d’impresa. Incredibile ma vero, il mio programma è andato all’aria non appena varcata la soglia. Penso di aver vissuto ciò che potremo definire una “sbronza da salone del libro” [un po’ come bere tre tequila di fila…].
Se da un lato non ho visto tutto quello che volevo vedere, a conferma che un solo giorno di salone è pura follia, dall’altra parte ho passato la giornata in compagnia di nuove amicizie e contatti che da adesso in poi faranno parte del mio percorso editoriale; e direi che non è male come “bottino”.
Ad ogni modo, elenco qui di seguito le tre attrazioni che più mi hanno colpito e che credo abbiano attratto la maggior parte del pubblico.
Il padiglione Oval
A mio avviso il più bello di tutti, dove la crème de la crème era riunita. All’interno dell’Oval c’erano le case editrici più note come Mondadori, Bompiani, Adelphi. Lo stand di Audible spiccava come una stella nel cielo e le giganti cuffie, dalle quali udiva un brano narrato, erano la ciliegina sulla torta! Un podcast che ho iniziato ad ascoltare è La felicità della ricerca di Gianluca Gotto.
Il Bosco degli Scrittori
Un vero e proprio bosco disposto all’interno del padiglione Oval a cura di Aboca Edizioni, il Bosco degli Scrittori è anche il nome di una collana della casa editrice. Composto da più di 1000 specie vegetali tra piante, alberi e arbusti, si estendeva su circa 200 metri quadrati e ospitava alcune pubblicazioni della casa editrice. Nel frattempo, si svolgevano diversi incontri a tema sostenibilità da parte di penne della famiglia di Aboca Edizioni, ma anche di personalità internazionali.
La Torre dei Libri
Un’immensa installazione e punto di riferimento per foto, selfie e video. Realizzata dall’artista François Confino e posizionata all’interno del padiglione 1 – area dedicata alle case editrici nate da meno due anni – era in buona compagnia con altri noti nomi del settore come Libraccio che sfoggiava un lunghissimo stand colmo di libri, luci al neon e frasi d’impatto come “Leggi, sogna, riusa, ricicla, rivendi, regala. Un libro non finisce mai” e la storica libreria Luxemburg situata in centro a Torino [che ho visitato il giorno prima e di cui vi parlerò presto!].



La mia maratona all’evento
Avevo preparato una lista scritta di stand e personalità da incontrare. Avevo persino segnato il percorso sull’enorme mappa del salone: una versione triplicata del foglio illustrativo di un medicinale. Nonostante tutta questa minuziosa preparazione, sono stata letteralmente travolta dal caos!
Arrivata al salone in largo anticipo per evitare problemi di parcheggio e fila, ero d’accordo di incontrare Francesco, un ragazzo a cui piace scrivere e che un libro l’ha pure scritto, conosciuto su Instagram come @limmemore. Incontro rivelatosi salvifico perché mi ha evitato una lunga fila sotto al sole. Dopo mezz’ora ha dovuto salutarmi per rientrare a casa ma sono rimasta in buona compagnia perché ho iniziato un’interessante conversazione con due signore in fila davanti a me. Abbiamo parlato degli eventi e stand che volevamo visitare, ma quando è emersa la parola “racconti” non ci ho più visto. Come grande fan della forma breve, ho scambiato consigli con Wilma, una delle signore con la mia stessa passione che mi ha fatto scoprire, tra l’altro, una libreria di Piacenza, visitata al rientro a casa [anche di questo ve ne parlerò presto!].
Per me il salone era già iniziato durante la fila!
Il tempo di ripassare la lista scritta, sono stata raggiunta da Federica, social media manager conosciuta su Instagram come @literaryandcoffesociety che mi ha introdotto a due suoi amici con la quale ho condiviso la maggior parte del tour tra i vari stand, tra i quali quello della scuola Holden. Seduta al loro tavolo, mi hanno fatto pescare una carta e leggere l’incipit sulla base del quale avrei dovuto scrivere, proprio lì sul momento, un racconto in uno spazio grande quanto una carta da gioco. A cosa fatta, hanno appeso la mia brevissima storia su una parete assieme ad altre.
Dopo una veloce pausa pranzo, ci siamo divisi per vedere ognuno i propri angoli d’interesse, ma arrivata alla Morellini editore ho scoperto di aver mancato la scrittrice Barbara Uccelli e l’occasione di parlare della sua raccolta di racconti “Le relazioni sperimentali” e farlo autografare. Mi è dispiaciuto molto e, quando l’ho contattata per chiederle se sarebbe tornata al salone nel pomeriggio, mi ha detto di no ma che mi aspetta a Milano per un caffè! E io la prendo in parola: prevedo un viaggio nel milanese i primi di luglio. Nel frattempo, leggo i suoi racconti che mi stanno lentamente conquistando. [e indovinate? Ve ne parlerò presto!]
Ho incontrato dal vivo anche l’intero team di Accademia della Scrittura, i professionisti che si stanno prendendo cura del mio romanzo. È stato bello incontrarli di persona e parlare del prossimo numero della loro rivista, Read Magazine, in uscita a settembre. E, tra una chiacchiera e l’altra, ho scoperto che la designer della mia copertina, @catnip_design era presente con un piccolo stand. Non potevo non conoscerla e caricarla di ansia dicendole che ho molte aspettative sulla copertina in elaborazione!
Alle quattro e mezzo ero pronta per un altro incontro, quello con Liliana Marchesi e a cui tenevo di più perché legato al lancio della 2°edizione del mio romanzo, Io diversa da me. Conosciuta tramite instagram, ci siamo incontrate per una consulenza riguardo alla strategia di lancio ed è stato un incontro molto piacevole che è poi sconfinato in chiacchiere su esperienze personali di entrambe.

Attorno alle sette ero rimasta sola, la folla attorno era decisamente diminuita. Si era quindi creata un’ottima situazione per fare una maratona di tutti e tre i padiglioni, soffermarmi in quelli che più mi incuriosivano e fare foto o video in cui lo stand fosse finalmente protagonista senza la massa di gente stipata nei corridoi.
Nella mia lista era rimasto in sospeso un incontro con una personalità singolare, Chiara Trevisan, conosciuta tramite l’articolo “Chiara Trevisan, la lettrice vis à vis che legge le storie ai passanti”. Speravo di incontrarla in centro a Torino dove solitamente appare per parlare di libri con i passanti, ma dopo averla contattata ho scoperto che sarebbe stata allo stand della Miraggi Edizioni con un progetto speciale: la bibliomanzia. In cosa consiste? Mentre facevo girare la ruota di una bici posizionata orizzontalmente, Chiara avvicinava un piccolo cartoncino, una sorta di freccia. Il foglio prescelto, un bugiardino, mi ha portato ad un libro che Chiara ha iniziato a sfogliare fino a quando non ho detto stop. Ha letto la prima riga della pagina scelta e le ho sorriso perché mi sono rivista nelle parole lette, incredibile davvero! Volete sapere di quale libro si tratta? Scopritelo qui!


Ultimo incontro, non programmato, è stato con l’autore Maurizio Vicedomini. Il suo testo “Sul racconto” è un’analisi sulla forma breve che ho trovato davvero stimolante. E dopo uno scambio di chiacchiere mi ha consigliato una raccolta di racconti da leggere. Scoprite qui di cosa si tratta! Tra l’altro, è direttore editoriale della rivista Grado Zero che permette l’invio di racconti seguendo specifiche composizioni: scopri tutti qui.
Insomma, felice di aver visitato il salone ma ancora più felice delle persone incontrate, tra cui Luca Briasco, direttore editoriale della Minimum Fax; carismatica figura con un modo tutto suo di parlare di editoria e libri e che, a mio avviso, ha la capacità di farti innamorare della lettura.
Insomma, il salone presenterà anche il meglio dell’editoria italiana, ma a mio avviso è prima di tutto un luogo di incontri, di amicizie e di totale perdizione con migliaia di libri come sfondo.
Acquisti con budget!
Reduce da numerosi acquisti di libri, nuovi e usati, questa volta ho dovuto stabilire un budget nel rispetto dei libri che devo ancora leggere e per evitare di portare il mio compagno a cambiare la serratura della porta di casa [donna avvisata, mezza salvata!].
La scelta è stata ardua, ma avendo individuato un prodotto in linea con la mia grande passione, i racconti, ho trovato la perfetta soluzione presso la casa editrice Tetra che vi consiglio di visitare online per scoprire il loro ambizioso progetto che gira attorno ad un numero che vi svelo subito: quattro.
Quattro penne, quattro racconti, quattro stili diversi. Nello specifico: Paolo Zardi, Emanuela Canepa, Andrea Donaera, Valerio Aiolli. E una shopper in omaggio! Avrei voluto acquistare molto altro, ma mi sono limitata a metterli in una lista che condivido qui con voi!
Romanzi
Il bambino intermittente di Luca Ragagnin
La voce del Geco di Aldo Boraschi
A cosa servono le ragazze di David Blixt
Racconti
TUTTI QUELLI DELLA CASA EDITRICE RACCONTI!!!
Sfogliare il loro catalogo!!!
SPAZIO PER IL LETTORE
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