Racconti edizioni: la sfida di una casa editrice

La frase “In Italia non si leggono racconti” riecheggia spesso online e a volte tra le parole di chi stringe tra le mani l’ultimo romanzo in testa alle classifiche. Verità o bugia? Assieme alla Scuola Martin Eden, abbiamo deciso di mettere a tacere una volta per tutte quella che sembra ormai una leggenda, e cercare una risposta. E quale modo migliore per farlo se non intervistando l’unica casa editrice in Italia che pubblica esclusivamente racconti?

Conosciuti online e visti di persona al Book Pride [qui l’articolo], li abbiamo contattati per scambiare due chiacchiere e farci dire da loro come stanno davvero le cose. Stefano Friani, editore assieme a Emanuele Giammarco, ci ha fornito le risposte che cercavamo e confermato come hanno superato i pregiudizi sul racconto e di come, alla fine, ce l’abbiano fatta!

1 Sfatiamo subito un mito: è vero che in Italia è ancora molto piccolo il pubblico che legge racconti?

Nessun mito da sfatare: la sfera online pullula di riviste che propongono racconti, incentivo che ha innescato l’idea di una casa editrice fondata sulla forma breve. I lettori ci sono e alcuni di loro si possono definire affezionati. I racconti, insomma, funzionano.

2 Come e da chi nasce l’idea di aprire una casa editrice? E come si costruisce una casa editrice sui racconti?

Assieme a Emanuele Giammarco, siamo i fondatori di Racconti Edizioni che nasce nel 2016 da quella che si potrebbe definire davvero un’impavida idea. In quel periodo non esistevano case editrici dedicate al racconto, un perfetto deterrente per demolire il progetto all’istante, però l’esistenza di tante riviste letterarie che li pubblicavano e di un terreno fertile da cui partire, ci ha spronati a iniziare. E oggi ci siamo ancora. 

Racconti Edizioni, però, non nasce solo da una nostra forte motivazione. Alle spalle c’è un lungo anno di lavoro e di ricerca per creare un buon catalogo: la colonna portante della casa editrice. Abbiamo elaborato una minuziosa selezione dei classici, rispolverando i racconti di Virginia Woolf e di Eudora Welty ad esempio, cui abbiamo accostato voci nuove – esordienti o emergenti – per equilibrare e allo stesso tempo arricchire le nostre proposte al pubblico. Scavando nel grande mondo editoriale, abbiamo portato alla luce opere da lungo tempo snobbate.

3 Come scegliete il vostro catalogo? [Autrici/Autori/Generi…]

Il nostro è un catalogo che guarda molto oltreoceano, senza rinunciare alle penne italiane. Ciò che sia io che Emanuele amiamo dei libri che selezioniamo, una sorta di fil rouge, è la letteratura di minoranza, di stranieri che scrivono nella propria lingua. Optiamo per testi dimenticati o trascurati che meritano di essere letti e condivisi, ma soprattutto ricerchiamo raccolte di racconti che facciano emergere il concetto di coesione e che, di conseguenza, comunichino un’identità a chi li legge.

Un autore tanto stimato, pubblicato a soli tre anni dall’apertura della casa editrice e che ha, in un certo senso, fatto da apriporte a tutti gli altri racconti, è stato Philip Ó Ceallaigh con Appunti da un bordello turco. Un’altra bella scoperta, nonché pubblicazione, è stata anche quella di Elvis Malai nel 2017: autore di origine albanese, selezionato al Premio Strega 2018 con l’esordio Dal tuo terrazzo si vede casa mia, una raccolta di racconti.

4 Quanto è ampio il mercato editoriale in termini di domanda, offerta e fatturato?

Dall’esordio a oggi la strada è stata lunga, ma sempre in salita. Il fatturato è in continua crescita, grazie a un catalogo non solo vario ma ben studiato e che per Racconti Edizioni ha fatto e fa tuttora la differenza. Ciò che viene maggiormente apprezzato e regala enormi soddisfazioni è la clientela che ha dimostrato fiducia nei nostri confronti: i lettori tornano! Vanno a curiosare le proposte, richiedono informazioni, sono la prova che non solo la domanda c’è, ma che il racconto viene preso in considerazione, ricercato, letto, recensito: lascia un segno in chi legge.

5 Quali feedback ricevete dal pubblico che ha letto e/o legge tuttora ciò che offrite?

Emerge un’accoglienza positiva riguardo quanto proposto come letture. La nostra è ormai una casa editrice riconoscibile i cui contenuti riscuotono interesse e condivisioni; la gente presta attenzione a ciò che gira in editoria, insomma. Non sono però solo i libri ad attrarre i lettori ma anche le copertine su cui abbiamo investito molto tempo e studio. Le immagini minimaliste, l’attenzione per i colori e la grafica hanno portato a creare copertine d’impatto, riconoscibili, più coinvolgenti.

Dettagli che fanno la differenza non solo per la vendita, ma che riassumono in un unico colpo d’occhio quanto è scritto all’interno di una raccolta di racconti che si ricollega a quel concetto di identità cui teniamo molto; impresa non facile sia per gli illustratori che per me ed Emanuele, perché per entrambi un libro non deve essere bello solo dentro. Questo salto di qualità grafica è appagante anche se prediligiamo con tanta passione le copertine bianche, facili a sporcarsi, ma di una nitidezza unica, simbolo di un’avversione nel seguire i trend del settore editoriale.

6 Quali attività di promozione adottate?

Indubbiamente, il sito ufficiale e i relativi social sono fondamentali per la promozione della casa editrice, degli eventi e del catalogo. Non da meno, siamo supportati da un solido ufficio stampa, ma la promozione non si limita a questo. Racconti Edizioni si appoggia anche a  quotidiani e riviste del settore e, nel corso degli anni, abbiamo anche instaurato un rapporto diretto con alcune librerie, cosa tra l’altro richiesta dai librai stessi. Attenzione particolare viene dedicata a ogni singolo libro perché ogni fase è fondamentale per presentarlo al pubblico: dalla quarta di copertina alle note sull’autore, fino alle anteprime e altri dettagli utili alla promozione.
La differenza la fa come un libro viene raccontato.

7 Perché c’è una discrepanza [di numero e interesse] tra i lettori del nord Italia rispetto a quelli del sud?

La nostra è una distribuzione capillare in tutta Italia, ma emerge comunque un certo dislivello in Italia tra i lettori del nord e del sud. Ciò è dovuto al fatto, innanzitutto, che i libri sono considerati un bene accessorio e questo modo di considerare la lettura fa un’enorme differenza nel modo in cui la distribuzione di testi, e la spinta alla lettura, si muovono nel nostro bel paese. I poli editoriali principali sono Milano e Roma, punti di riferimento da cui dovrebbe partire l’iniziativa a promuovere una miglior distribuzione dei libri e che potrebbero fungere da motore per spronare un pubblico maggiore a leggere.

Qualcosa si muove, ma la forza di chi ci sta provando è ancora poca e limitata; pensiamo ad esempio a LiberAria di Bari o a Pidgin di Napoli. I dati parlano chiaro: c’è interesse a fare editoria altrove, un’editoria di valore, ovviamente, con un approccio più sano e meno materiale che guardi anche a quel pubblico che non legge ma che sia invitato –  e si senta coinvolto – a farlo. 

Un chiaro esempio che qualcosa nell’editoria si sta muovendo è la fiera del libro di Napoli, che per il 2022 è in programma dal 29 settembre al 2 ottobre e che prevede anche l’ingresso di nuovi organizzatori, come Fondazione Campania dei festival e la neocostituita Fondazione Guida. Giunta alla sua 4 edizione, è simbolo di innovazione e un punto di partenza per una visione diversa dell’editoria che potrebbe portare a una diffusione più omogenea sul territorio italiano e, di conseguenza, a una promozione di libri e di lettura diversa da come la conosciamo.

Insomma, il racconto va forte, piace, viene letto e c’è chi vuole saperne di più! E per chiudere in bellezza, vogliamo lasciarvi una breve lista di raccolte di racconti che suggeriamo di leggere: ogni link vi porterà alla pagina del libro nel sito Racconti Edizioni. Scegli la raccolta più affine al tuo gusto letterario, oppure lascia che sia lei a scegliere te. 
Ecco la lista, buona lettura!

Guida alla notte per principianti di Mary Robinson
Fantasie di stupro di Margaret Atwood
Appunti da un bordello turco di Philip Ó Ceallaigh
Coriandoli il giorno dei morti di B. Traven
Birra scura e cipolle dolci di John Cheever

 

L’articolo è scritto in collaborazione con:
Scuola Martin Eden
“Fai salpare le tue storie”

Scuola di scrittura creativa a Padova 
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info@martin-eden.it 

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