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Libri usati da Scattisparsi

Una domenica pomeriggio di un non poco afoso giugno mi trovavo a casa da sola, un po’ annoiata ma con la voglia di combinare qualcosa. Ho preso il cellulare con l’intenzione di guidare verso il mare ma, dopo pochi minuti, google mi stava già mostrando i risultati delle librerie nei dintorni di Ravenna. E così mi sono vestita e sono salita in auto. 

La libreria Scattisparsi si trova nel centro della città famosa per i mosaici, in una stretta via chiusa al fondo. Non sapevo cosa aspettarmi, ma raggiunto il portico sono rimasta sorpresa nel vedere due enormi vetrate ricolme di libri, scatole e carrettini con testi divisi per genere, alcune promozioni e una simpatica insegna, un chiaro invito a entrare e iniziare a curiosare.

     

Inutile dire che c’è l’imbarazzo della scelta per la vasta quantità di libri usati esposti, ma la cosa che ho adorato di più è l’accesso adiacente l’ingresso principale, dove Ella Fitzgerald cantava Goody Goody e una bellissima installazione di libri troneggiava al centro di una saletta. All’interno ci sono poche sedute, ma sono perfette per sfogliare un libro o leggere qualche pagina per capire se il testo che abbiamo tra le mani potrà tornare o meno a casa con noi.

Insomma, tutte le librerie sono belle, ma Scattisparsi ha qualcosa di diverso, come fosse un luogo che ti porta in un altro tempo. Un po’ come Bastian ne La Storia Infinita: entri in un altro mondo, ti circondi di libri usati – alcuni con copertine straordinarie che non vedi tutti i giorni, anzi che forse non vedrai mai più – e ti lasci cullare dalla musica o dalle parole del libraio Fabrizio e, appunto, viaggi un po’ nel tempo; nel suo e in quello dei libri.

Scopritela con me in questa breve intervista!

L'interno della libreria Scattisparsi e la saletta adiacente

1 Come e quando nasce la libreria Scattisparsi? Il nome ha un significato particolare?

Libreria Scattisparsi nasce 35 anni fa a Bologna nei mercatini dell’antiquariato dove vendevamo libri usati e foto d’epoca; da qui il nome Scattisparsi. Toccavamo diverse piazze, le più prestigiose, come Milano, Bologna, Firenze, Roma, Modena, Ferrara, Fontanellato e tante altre. Ad un certo punto abbiamo scelto di fermarci e abbiamo trovato il posto ideale a Ravenna, dove siamo ormai stabili da 18 anni.

2 Vendete libri di seconda mano: come arrivano dal luogo in cui si trovano fino alla vostra libreria? Spiegateci la “filiera” di questo genere

Vendiamo solo libri di seconda mano e ne siamo ben felici! Non esistono magazzini dove trovarli perciò abbiamo dovuto crearne di personali. L’approvvigionamento lo facciamo direttamente dalle persone che ci chiamano nelle loro case e propongono i loro libri, a volte anche vere e proprie biblioteche personali. Ci chiamano da tutta la regione, a volte è faticoso, ma è sempre molto affascinante.

 

3 Oggigiorno si recuperano sempre più libri: com’è il mercato di testi usati rispetto alle novità che offre il settore? Si può dire che viaggino di pari passo in termini di interesse e numeri o c’è invece una netta distanza?

Bella domanda! Il mercato odierno delle novità editoriali è altamente schizofrenico. Il libro appena uscito è già vecchio dopo un paio di settimane e ne va di certo a scapito della qualità. Di conseguenza il mercato dell’usato non regge il passo con i numeri, però l’interesse – per il libro usato – è in netta crescita in quanto parecchie vecchie edizioni di libri che non vengono più pubblicate si possono trovare in librerie come la nostra Scattisparsi.

4 Domanda da 1 milione di euro: è difficile stare sul mercato editoriale – dell’usato, nello specifico – visto quanto può offrire quello online?

Si! Non è facile, ma nemmeno impossibile. L’online è estremamente comodo, sempre a portata di mano a qualsiasi ora del giorno e della notte, festivi e non: chi non è tentato di acquistare un libro vista l’ottima premessa? A questo punto devi affinare le risorse, le offerte e i servizi che solo una libreria fisica può dare: il rapporto umano, il contatto sensoriale con i libri e l’ambiente circostante, i consigli del libraio, serate sui libri e altro ancora. L’online non può offrire nulla di tutto questo.

5 Raccontaci un aneddoto sulla libreria – e le persone che ci lavorano – che merita di essere scoperto da nuovi lettori!

Di aneddoti ce ne sono tantissimi: alcuni divertenti, altri toccanti, è difficile elencarne solo qualcuno [senza offendere gli altri]. Di certo ne scriveremo un libro che, chissà, forse un giorno verrà pubblicato. Nella nostra libreria troverete Rita [la moglie del libraio], Fabrizio [il libraio] e Antonio [il libraio più anziano] che per tanti anni ha avuto una libreria dell’usato – ora non più – e che soffrendo di nostalgia libraria viene tutti i giorni a darci una mano!

Vi invito a visitare il loro sito e di andare a trovare Fabrizio, Rita e Antonio in libreria per scoprire assieme a loro tanti libri usati che hanno raccolto negli anni, rispolverare vecchie edizioni e scambiare due chiacchiere sull’editoria. Correte al sito Libreria Scattisparsi e seguiteli anche sui social Instagram  e Facebook per rimanere aggiornati sulle loro attività!

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Librerie a Torino

Librerie a Torino.
Scopri di più attraverso la mia personale esperienza – in dolce compagnia – e quali librerie visitare in quel di Torino!

Il penultimo weekend di Maggio ero in auto, in viaggio verso Torino per visitare il Salone del Libro. Non ci ero mai stata e vista la mia nuova avventura editoriale – [dall’inizio del 2022 mi sto dedicando a tutto tondo alla scrittura] – ho deciso di avventurarmi in quello che ho poi definito il Casinò dei Libri! Entrata con entusiasmo, ne sono uscita devastata ma con nuovi contatti e un piccolo bagaglio di esperienza.

Il giorno prima, sabato 21 maggio, avevo già programmato un giro in centro per visitare alcune librerie. Pensavo di trascorrere mezza giornata all’aperto, invece dalle 9 del mattino mi sono fermata poco dopo le 19. Inutile dire che il mio compagno era letteralmente devastato!

 

Ad ogni modo, oltre ad ammirare la bellezza di una città come Torino, ho seguito la mappa che avevo scarabocchiato la sera prima che prevedeva la visita di almeno due librerie. Quante ne ho viste in realtà? Quattro! La cosa di cui sono più fiera, però, è l’aver resistito alla tentazione di acquistare libri. Mi ero imposta un budget che potevo spendere solo al Salone del Libro e così è stato. Se volete leggere la mia avventura all’evento, fate click proprio qui.

Senza indugiare oltre, ecco le librerie che ho visitato e che vi invito a segnare in agenda per il vostro viaggio a Torino in versione “editoriale”.

Libreria Nora & Coffee

Posizionata nel quadrilatero romano di Torino, mi ha colpito per la tipologia di letture che offre e che non disdegno per nulla! All’interno di questo carinissimo locale si possono trovare testi specializzati in tematiche di genere, femminismi e cultura lgbtqiap+. Si può ordinare un caffè e nel frattempo curiosare tra gli scaffali nella stanza principale, anche se è quella accanto la mia preferita. Al soffitto un grande lampadario illumina le tante copertine colorate e i tavoli strabordanti di libri. Curiosando, ho scoperto autrici e autori nuovi e trovato un libro che ho sempre voluto leggere e di cui ho visto solo il film: L’altra metà dell’amore, che vi invito caldamente a guardare [guarda il trailer]. Al lato opposto del locale, invece, c’è una piccola sala lettura, ideale per sfogliare qualche pagina sorseggiando un caffè o un tè.

Di posti per sedersi ce ne sono dentro e fuori dal locale, ma io avrei scelto il divano verde e mi sarei adagiata come fossi a casa: maxi maglia, pantaloni della tuta, capelli arruffati, qualcosa da bere e una musica di sottofondo per leggere! Nel mio prossimo viaggio a Torino ci tornerò di sicuro – magari non “pigiamata” – e questa volta acquisterò un libro, chiedendo consiglio a Denise Cappadonia, titolare insieme all’amico Vincenzo, di questo fantastico bar che offre un valore aggiunto assieme ad un buon caffè! Seguite la libreria su Instagram!

Libreria Il Banco [Ubik]

La tappa successiva è stata una libreria che mi ha colpito per la sua singolare forma. Un tunnel di 60 metri lungo via Garibaldi. All’interno è una comune libreria, ogni scaffale presenta un genere diverso. Sia all’entrata che all’uscita ci sono libri scontati, strategicamente posizionati per accalappiare qualche cliente. E se decidi di acquistare quel libro che ti ha colpito, di cui eri incertə, ma sei già uscitə, devi ripercorrere il “tunnel” dall’inizio. Con l’indecisione che mi ritrovo, rifare quel percorso più volte sarebbe la mia palestra ideale! Al termine mi ritroverei con qualche chilo in meno e qualche libro in più! TOP!

Un po’ perplessa, forse perché mi aspettavo di trovare al suo interno chissà quali meraviglie, ho provato a chiedere qualche informazione a una ragazza e, incredibile ma vero, ho scoperto la storia interessante che c’è dietro a Il banco, riportata nella loro pagina Facebook. Qui la riassumo per voi.

La libreria Il Banco nasce nel 1980 per concessione del Comune e la caparbietà di due librai torinesi: Sergio Arneodo e Roberto Marra. Inizialmente pensata come un progetto temporaneo, da marzo a settembre, non passa molto tempo prima che i negozi nel tratto fronte-libreria lamentino – indovinate un po’ – un calo di vendite nel periodo della sua assenza. A quel punto, la concessione viene rilasciata annualmente.

Con il tempo, si evince che Il Banco è la libreria più attraversata della città nei suoi sessanta metri di lunghezza. Si pensa quindi all’ovvio, ovvero “specializzarsi” per diventare di “nicchia”. Alla domanda “su cosa” la risposta è una sola: niente. E galeotto fu chi rispose così perché la libreria non aveva bisogno di vantare nulla di speciale se non la sua posizione e il prezioso contenuto: libri di ogni genere!

Camminando lungo via Garibaldi, si entra a Il Banco quasi in automatico, perché è come percorrere una via, con libri da un lato invece di vetrine. E, a quanto pare, è l’ultima chance per acquistarne qualcuno prima di raggiungere la stazione di Porta Susa, nel caso di viaggiatori diretti verso casa. Visitate il sito!

foto by @lindamoonstories

Libreria Comunardi

In questa libreria ci sono finita letteralmente per caso, ma ne sono stata molto felice. Camminavo lungo vie a me sconosciute, il mio compagno appresso che implorava di tornare nell’appartamento in cui alloggiavamo. Mi aveva seguito tutto il giorno tra il mercato, il centro, le librerie ed ero pronta ad assecondarlo, quando mi sono ritrovata davanti alla vetrina della libreria Comunardi. In meno di un secondo ero già dentro e lui, sapendo di non potermi fermare, mi ha seguito a ruota, godendo perlomeno dell’aria fresca del locale.

La libreria era silenziosa: eravamo solo noi e quello che forse era il titolare della libreria. Ad ogni modo, ho iniziato a curiosare tra gli scaffali e ho scoperto di trovarmi nel punto di riferimento per le pubblicazioni indipendenti. Sì, perché come ho letto in un articolo online, Comunardi non vende libri, ma edizioni! Subito all’ingresso c’è un ricco reparto dedicato all’edicola dove si possono trovare diverse riviste letterarie per lettori e scrittori. Nel resto del locale, saggistica, narrativa e altri generi, da perdere la testa: e c’è anche un reparto speciale chiamato “Gli introvabili! [v.foto].

Non potevo spendere soldi e la stanchezza mi aveva ormai travolto, cosa che mi è scocciata non poco perché avrei voluto dialogare con la persona in libreria per chiedere informazioni su una scoperta che avevo fatto e che mi aveva lasciato senza parole. Ecco in arrivo un’altra storiella, un po’ strappalacrime. Ascoltate un po’ qui…

#SAVECOMUNARDI è il titolo perfetto per l’avventura editoriale che sto per raccontare.
Il 23 maggio 2019, un articolo de La Stampa annuncia una triste notizia dal titolo Chiude Comunardi, l’ultima delle librerie storiche: al suo posto un supermercato. Che tristezza, penso. Aperta dal 1976, nel settembre di quell’anno la saracinesca viene tirata giù per sempre. Il motivo? L’effetto della gentrificazione a Torino, dice il titolare, Paolo Barsi. I libri sono stati sfrattati. Nemmeno una battaglia di tre anni e una petizione con oltre 50mila firme raccolte è servita a salvarla.

E come il classico viaggio dell’eroe, la libreria aveva il desiderio di rimanere aperta ma un ostacolo burocratico la bloccava. Il suo tentativo di avere la meglio fallisce, ma una svolta inaspettata arriva in soccorso sotto forma di una società che pare abbia a cuore i libri. La risoluzione avrebbe dovuto essere la vittoria sulla grande distribuzione, invece, per motivi tuttora sconosciuti, la società si “da alla macchia” e così la libreria Comunardi chiude. E qui, io verso una lacrima.

Conosciamo tutti molto bene cosa è accaduto tra il 2020 e il 2022. Il mondo si è fermato e anche i propositi della libreria. La sua storia assomiglia a quella di Cenerentola, con la differenza che allo svanire della magia della fata madrina, non rimaneva nulla se non 43 anni di ricordi. Questo fino a quando il Corriere di Torino annuncia una meravigliosa notizia, precisamente il 3 febbraio 2022 con un titolo sensazionale. Riapre la storica Libreria Comunardi: la nuova sede è in via San Francesco da Paola. Addio lacrime di tristezza, benvenute lacrime di gioia e applausi. Cenerentola ha avuto il suo lieto fine! Gli spazi in via San Francesco da Paola 6 sono più piccoli ma la forza di volontà e l’entusiasmo sono di gran lunga più estesi. Ora non resta che augurare loro tanta fortuna e un futuro colmo di libri, riviste e altro ancora! Seguite la libreria su Facebook!

Libreria Luxemburg

Ultima, ma non meno importante, sono riuscita a passare anche alla libreria più antica di Torino. La sua nascita risale al lontano 1872 e al suo interno propone classici, guide e libri per ragazzi, narrativa italiana ed estera. Adiacente all’ingresso, su ambo i lati, c’è una sfilza infinita di riviste, nazionali e internazionali. Si prosegue lungo la stanza principale e si entra in una più piccola che porta a sua volta al piano superiore. Mi sono imbattuta in alcuni testi della casa editrice Ippocampo da perdere la testa. Salita la scalinata, le cui pareti sono tappezzate di cornici che riportano articoli di giornale sulla libreria, ci si ritrova in un mondo editoriale estero [indicato anche dall’insegna luminosa applicata lungo la ringhiera] e anche lì, è un dolce perdersi tra libri che possiamo conoscere nella loro versione originale. Per richiamare l’esempio di Cenerentola, se non sbaglio andava cantando I sogni sono desideri di felicità…Scusate, ma la aggiorno con una nuova versione: I libri sono desideri e di una sconfinata felicità!
Visitate il loro sito!

foto by @lindamoonstories
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Book Bank, libri d’altri tempi

Una libreria i cui ingredienti principali sono i libri e i ricordi.
Questa libreria è una di quelle scoperte che ti fanno capire che i sogni sono realizzabili.

In questo articolo parlo di:

Chi è Book Bank e come l’ho scoperta

 

Il 22 maggio ero in fila per entrare al Salone del Libro a Torino. Era la mia prima volta e come “quella prima volta” è stato un bellissimo casino. Potete leggere qui la mia rocambolesca giornata al salone!

Ad ogni modo, parlando con due signore, ho scoperto l’esistenza di una singolare libreria di Piacenza, la Book Bank, e nel viaggio verso casa non potevo non fermarmi a visitarla.

Sara, la proprietaria, è una persona dolcissima e lo si percepisce già dai primi messaggi scambiati su whatsapp. Il suo progetto è a dir poco adrenalinico: ha tante idee e tante ne ha realizzate. La sua libreria non è solo un luogo per scoprire libri, ma è anche una bottega e, forse per alcune persone, persino una seconda casa [per me lo sarebbe di sicuro!].

Alla libreria Book Bank trovi libri usati di ogni genere: rari, antichi, prime edizioni. E a circondare tutti questi tesori c’è l’oggettistica studiata con tanta passione, nata dal concetto di riciclo. Puoi bere un caffè, scoprire tipologie di miele e vini. E ancora biscotti, cioccolato, persino birre. La vera chicca, per me, sono le tisane letterarie legate a personaggi dei libri o che i libri li hanno proprio scritti.

Alla voce Chi Sono, Sara presenta la sua libreria con un raggiante sorriso e ci invita a uscire di casa per comprare un libro, scrollando di dosso la tentazione di farlo online e perdere il gusto di osservare gli scaffali e scovare il libro che fa per noi. E se non è solo un libro ciò che stiamo cercando, possiamo prendere parte a laboratori, corsi ed eventi davvero coinvolgenti, come gli incontri in cui si parla di letteratura in inglese [Teatime with Jane] o in francese [Un venne de vin avec Jeanpaul]. Oppure perderci tra i vari oggetti artigianali sparsi nel negozio.

Questa libreria racchiude un mondo e un gruppo di persone [scoprile in fondo a questa pagina] con cui relazionarsi e scambiare due chiacchiere, sorseggiando un tè letterario o un buon vino. Un posto dove estraniarsi dalla realtà e finire, in un certo senso, quasi dentro a un libro.

Libri e Ricordi

La vetrina è un chiaro invito a entrare, a leggere, a sfogliare i tanti libri usati che vengono recuperati [grazie a Giovanni, detto “il Geppetto”, lui si occupa della “remise-en-form” dei volumi più antichi] per dar loro un’altra vita tra le mani di un altro lettore. Un passaparola, o meglio un passalibro, davvero invitante. Ancora prima di varcare la soglia, sono rimasta colpita da questo atto di fiducia che Sara nutre verso ogni persona. Di fianco all’entrata, infatti, c’è una libreria con quattro ripiani, colma di libri, e una scritta che dice: ”Mi fido di te. Se scegli un libro infila 1 euro sotto la porta“.
A volte, all’apertura del negozio, Sara trova per terra alcune monete, segno che qualcuno ha trovato una nuova lettura e lasciato il compenso, come richiesto.

Le chicche di questo negozio, però, non finiscono qui. Ci sono i libri al buio, incartati e con solo qualche indizio a identificarli, oggettistica realizzata riciclando vecchi libri, ma quelle più peculiari e che vi segnalo sono le seguenti:

I pesantoni 

Un insieme di libri diventa un reggilibro. Realizzati con vecchi testi che non si reggono più in piedi da soli. L’idea che Sara elabora nasce pensando ai suoi genitori: brontoloni, acciaccati ma sempre uniti e ora nonni dei suoi nipoti, nonché riferimento per le nuove generazioni. Tenuti insieme da un unico filo, sono legati come si legavano una volta gli arrosti. Scoprili qui!
[ascolta Sara su Instagram]

Le Conserve Letterarie

Barattoli pieni di frasi da custodire come un piccolo tesoro, un rifugio per la mente, da tenere per sé o da condividere con gli amici più cari. Citazioni più o meno conosciute, consigli letterari scelti con cura e annotati dopo ogni lettura dalla tua libraia preferita: io!” – Sara di Book Bank

Questa la spiegazione presente nella brochure: scoprile subito!
Anche qui Sara sguinzaglia un altro ricordo: quello delle sue prozie!

Durante la quarantena da covid, Sara si vuole concentrare sui pensieri felici. Ricorda di quando era bambina e i continui litigi tra le sorelle della nonna. Solo su una cosa erano d’accordo: la percentuale di frutta che doveva essere presente in una conserva,  ovvero il 70%. 
[ascolta Sara su Instagram]

Da questo ricordo, Sara ha creato tre vasetti, uno per ogni prozia. All’interno di ognuno ci sono 70 biglietti tra citazioni e consigli letterari, la descrizione della personalità di ogni prozia, un numero – il 42 – il cui significato è chiaro per chi legge molto, dice lei. E infine, una castagna matta: nella tradizione contadina pare che mettendola nella tasca del cappotto si eviti di prendere il raffreddore. Voi ci credete? Io ho la castagna e ve lo dirò tra qualche mese… Ma chi sono queste prozie? Ve le presento qui:

Zia Ester, ottima cuoca che non dava mai una ricetta giusta! Le sue citazioni e i suoi consigli letterari sono sempre a tema culinario!

Zia Teresa, rinchiusa nel suo mondo, propina frasi oniriche, poesie, aforismi che offrono interessanti a spunti di lettura!

Zia Elide, grande viaggiatrice, ma solo in pullman, portava sempre con sé un mazzo di carte che teneva in borsa!

La compagnia del ritorno

Sembra il titolo di una trilogia che potrebbe benissimo oscurare quella di Tolkien con Frodo e compagnia bella! Di cosa si tratta? Di recuperare i libri invece di mandarli al macero.

Sono libri così vecchi che ormai non trovano più posto da nessuna parte e che, tra le mani di Sara e Giovanni [il famoso Geppetto, nonché compagno di vita e di libri] rinascono per diventare oggetti artigianali di tutto rispetto. Scatole, taccuini, soprammobili e altro ancora: trova il tuo preferito qui!

Infine, ma non da meno, ci sono i Buoni Felicità, due speciali proposte che Sara offre ai suoi clienti, o meglio, lettori. Sono entrambe iniziative fantastiche da concedere a se stessi o da regalare a una persona amica: Una libraia tutta per sé e Colibrì. Riporto qui i volantini che Sara mi ha lasciato. Quale scegliereste per primo? Io davvero non saprei!

I miei acquisti “Top Secret”

Mi ero ripromessa di acquistare un quantitativo limitato di libri, ma pensandoci bene avevo promesso di farlo al Salone del Libro e la libreria Book Bank è fuori da quella giurisdizione, per cui mi sono concessa tre testi a cui non ho potuto dire di no. Ho spiegato a Sara la mia passione per i racconti brevi e ha tirato fuori di tutto e di più, come se la libreria si fosse trasformata nella borsa di Mary Poppins.

A proposito, perché li ho definiti “Top Secret”? Bè, il mio compagno sapeva della mia promessa, così l’ho tenuto all’oscuro sugli acquisti. Forse scoprirà il mio misfatto tramite questo articolo, o forse no. Auguratemi buona fortuna e organizzate la vostra visita presso la libreria Book Bank, ne rimarrete più che soddisfatti e uscirete con una pura iniezione di librosa adrenalina! Ecco i miei preziosi acquisti! 

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Libreria Sopra la Penna

Una libreria aperta nel cuore di un piccolo paese. Davvero piccolo.
Un posto in cui si respira con i libri, sorseggiando il tè di Jane Austin, di fronte ad un panorama mozzafiato. 

On the road destinazione librerie, ancora!

Perché ancora, vi chiederete? Ve lo spiego subito: nell’articolo precedente vi parlavo del mio viaggio on the road con un campervan 4X4 che mi ha portato a girare Marche, Abruzzo, Lazio e Toscana in dolce compagnia e a visitare una libreria aperta fino a tarda sera [leggi qui]. La peculiarità, però, non sta nel viaggio quanto nell’itinerario. Ebbene sì, l’ho programmato in base alle librerie che volevo visitare!

Mi piace dire che “la seduzione dei libri tira più di un carro di buoi” e lo confermo per l’ennesima volta perché ho calcolato tempi e chilometri pur di arrivare alla Libreria Sopra la Penna all’orario concordato con la proprietaria, Alba Donati, che è stata così gentile da aprire i cancelli della sua magica libreria in un caldo pomeriggio di maggio.

Libreria sopra la penna

Come nasce questa libreria nel cuore di un piccolo borgo, Lucignana, attrazione ormai nota che attira persone da ogni regione? L’idea è partita da Alba Donati e, non ho resistito, riporto una breve conversazione sulla nascita di questo posto che ha qualcosa di magico:

“Romano, vorrei aprire una libreria nel mio paese”
“Bene, quanti abitanti fa?”
“170”
“Bene 170mila diviso…”
“Non 170mila, 170.”
“Sei pazza”

[Conversazione tra Alba Donati e Romano Montroni, fondatore delle Librerie Feltrinelli]

Non si può dire che Alba non abbia passione e coraggio, perché ne ha da vendere! Ho conosciuto altre realtà editoriali indipendenti e ogni volta ho la conferma dell’immensa potenza dei libri e che sono in gradi di sopravvivere sempre e a tutto!

Dopo una passeggiata nelle strade di Volterra, ho ripreso posto alla guida, direzione Lucignana. I paesaggi erano così belli che avrei voluto inghiottirli per assaporarli appieno; la sola vista era limitativa. Le strade, a mano a mano che raggiungevo il paese, erano un po’ meno piacevoli invece e, come se non bastasse, ho dovuto parcheggiare il 4X4 in uno spazio adeguato e fare una breve ma ripida salita fino alla libreria. Ero sfinita, ma non appena ho varcato il cancello verde sono rinata e non scherzo!

Il giardino è bellissimo, di un verde brillante, una coccola per gli occhi. Prima di raggiungere l’interno della libreria mi sono presa del tempo per ammirare ogni angolo. Le sedie con i tavolini, una valigia con dei simpatici gadget al suo interno, i libri bruciati, sopravvissuti all’incendio di quel terribile gennaio del 2020. 

Infatti la libreria, aperta grazie ad un’azione di crowdfunding iniziata nell’aprile del 2019, è stata inaugurata ufficialmente il 7 dicembre dello stesso anno. Un corto circuito l’ha mandata in fiamme, ma non ha bruciato la determinazione di Alba che è riuscita a rimetterla in piedi grazie all’aiuto della comunità del paese e dei lettori.

Un grande gesto e un grande risultato che possiamo ammirare di persona e dove possiamo acquistare originali quaderni per i nostri appunti, libri sia classici che contemporanei – anche per l’infanzia – e anche delle bellissime edizioni illustrate di Ippocampo Edizioni che io ADORO!

Chicca della libreria è l’accoglienza con del tè da gustare in raffinate tazze di porcellana. Una delizia!

La Libreria Sopra la Penna è una meta da visitare per nutrire gli occhi, il cuore e l’anima. E non dimentichiamoci che ad appena mezz’ora da lì c’è Lucca, un’altra meta che merita la nostra attenzione e che io, ovviamente, ho visitato quello stesso giorno, la sera, camminando lungo le vie del centro, oltre le alte mura che lo circondano.

I miei acquisti libreschi

Come sempre, ho cercato prima di tutto qualche raccolta di racconti e mi è stato consigliato di leggere La vita dentro di Edwidge Danticat, scrittrice haitiana.

Mi sono poi lasciata sedurre da due testi molto intriganti, entrambi della casa editrice Franco Cesati Editore e dai libri muti [scoperti da Alba al Moma di New York]; ho acquistato quello a tema Alice nel paese delle meraviglie e ho già iniziato a riempirlo di appunti!

Infine, ma non meno importante, ho preso il libro scritto da Alba Donati, La libreria sulla collina, con tanto di dedica! Ecco qui di seguito le foto dei libri completi di link per un vostro potenziale acquisto.

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Il Libraio di Notte

Una libreria aperta fino a sera.
Viaggiare per dedicare tempo a se stessi. Scoprire nuovi luoghi e nuovi libri. Un sogno alla portata di tutti!

On the road: destinazione librerie

Un viaggio basato non solo sulle città da visitare, ma soprattutto in base alle librerie dove è d’obbligo una visita! Ecco come ho organizzato il mio primo viaggio on the road con un furgone camperizzato [tramite Goboony] e in dolce compagnia. Mi è stato imposto un limite perché si voleva anche godere dei paesaggi e della loro bellezza, ma l’amore per i libri e la scrittura hanno un posto sempre in prima fila nonostante il rapporto con il mio partner e così, scesi a compromessi, ne ho individuata una in Abruzzo, intanto. Il 4×4 dallo stile essenziale, perfettamente nelle nostre corde, ci ha accompagnati lungo le strade, a volte tortuose, della costa abruzzese fino all’entroterra, precisamente a Popoli, un piccolo e carinissimo borgo in provincia di Pescara. Come dico io, la seduzione dei libri tira più di un carro di buoi.

Il libraio di notte, chi?

Ho scoperto questa libreria interpellando Sir Google! Cercavo un posto particolare, uno che meritasse di ricevere una nuova visita – e un’eventuale deviazione di strada dal percorso prefissato – quando mi sono imbattuta in un interessante articolo che parlava di “dodici metri quadri di magia alle pendici dei monti abruzzesi”. Per me è stato un chiaro invito!

In un borgo a ridosso delle montagne, Paolo Fiorucci ha dato vita alla sua libreria. Scelta controversa visto il luogo, ma che fa emergere la grande fiducia e il coraggio di Paolo nel voler portare avanti questo magnifico progetto. Invece di scappare verso la città, ha deciso di “ripopolarla con i libri” in via Cavour 23 dall’insegna in legno che ricorda le botteghe di un tempo. 

Dai trabocchi ho guidato senza sosta fino alla destinazione, curiosa di vedere con i miei occhi questo minuscolo angolo culturale. Ho trovato vecchie edizioni, classici e contemporanei; fumetti e altri svariati generi. In questa libreria è davvero d’obbligo entrare quasi uno alla volta, vista la piccola dimensione, ma ciò che stupisce di più è l’orario. Infatti, la libreria apre il pomeriggio e chiude la notte. Sì, ho detto notte! Dalle 16 alle 22[*]. E, inevitabilmente, mi sono fatta un film una volta arrivata lì: mi sono vista mentre cammino tra le strade del piccolo borgo, sorseggio una birra ghiacciata in piena estate, ammiro la bellezza della chiesa della Santissima Trinità e poi – rullo di tamburi – scorgo una luce provenire da un angolo di paradiso pronto a stupirmi. E così, mentre sorseggio del nettare d’oro, preferibilmente un Inchusa, osservo le copertine, sfoglio le pagine di un libro che mi ha incuriosito, chiedo consiglio a Paolo. Insomma, colpita e affondata…

I miei acquisti libreschi

E da innamorata, non potevo non acquistare dei libri e sostenere questo meraviglioso progetto! Ecco qui di seguito le autrici e gli autori che sono saliti nel mitico campervan diretto poi nell’entroterra toscano, in particolare un libro che Paolo ha voluto donarmi, “Il Prete Bello”. [ogni foto conduce a un link]

Per ricambiare il favore, prossimamente farò una missione per lui – il libraio di notte – che mi ha proposto di fare se ne avrò occasione. E cavolo, l’occasione la trovo, anzi la creo sì! Volete sapere di cosa si tratta?
Visitare la casa di cultura di uno scrittore vicentino: Goffredo Parise!

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Librerie a Firenze

Librerie a Firenze.
Scopri di più attraverso la mia personale esperienza – tutta al femminile – e quali librerie visitare in quel di Firenze!

Il 2 aprile ho visto l’alba mentre mi preparavo per raggiungere il treno che mi avrebbe portato a Firenze. Avevo acquistato in prevendita il libro Pura Vida di Gianluca Gotto al sito de La Piccola Farmacia Letteraria. Questo mi ha permesso di partecipare a un evento a numero chiuso per parlare del libro direttamente con l’autore e farlo autografare, ma facciamo un passo indietro.

Per raggiungere Firenze avrei potuto prendere una qualsiasi freccia anche a metà mattina, ma ho deciso di lasciare le frecce agli indiani e gustarmi il panorama viaggiando con quello che chiamo “il trenino panoramico”. La ferrovia faentina, questo il suo nome ufficiale, collega Firenze con Faenza via Borgo San Lorenzo.  Il costo è a portata di tutti [circa 12 eu] ed è un bel vedere per gli occhi visto il suo tragitto attraverso l’Appennino Tosco Romagnolo, anche se io guardo fino ad un certo punto perché poi infilo il naso dentro a un libro. Unica pecca: se siete social-addicted preparatevi perché spesso si perde la linea!

 

Incontro con Gianluca Gotto

Avete mai letto i suoi libri? Io li ho letti quasi tutti, precisamente Le coordinate della felicità, Succede sempre qualcosa di meraviglioso e Pura Vida. Mi manca solo Come una notte a Bali.

La cosa buffa è che ho sempre avuto occasione di leggere questi libri – fatta eccezione per Pura Vida – grazie ad un’amica che me li ha prestati perché sapeva che li avrei divorati in poco tempo. 

La sua scrittura è discorsiva, fluida e riesce a toccare corde emotive che non immaginavo. Potrei azzardare a dire che sia come un’iniezione di adrenalina. Una sveglia che ti dice di alzarti e iniziare a vivere, non solo lavorare. Leggere per credere!

La presentazione era prevista all’esterno di Piazza delle Murate, ma visto il temo poco clemente, ci siamo spostati all’interno di quello che abbiamo scoperto essere un ex convento, diventato poi una prigione: un bel contrasto vista la tematica del libro che parla di vita! Scopri di più sulla location qui.

Com’è stato l’incontro? Semplice proprio come è Gianluca Gotto nei suoi post e nelle sue stories su Instagam; e nel suo blog Mangia Vivi Viaggia. Ha parlato del suo libro, di meditazione, di quante scelte prendiamo ogni giorno [ben 35mila!!!], poi siamo passati a foto e autografi e quando è arrivato il mio turno, gli ho detto che leggere Pura Vida mi ha fatto venire una gran voglia di partire per la Costa Rica e gli ho chiesto dove mi consigliasse di andare: il lato caraibico senza dubbio!

Librerie da visitare in città

Come tutte le città, anche Firenze offre un bel catalogo di librerie. Io ve ne segnalo due che meritano una visita e, perché no, anche l’acquisto di un libro, soprattutto se siete alla ricerca di quello “davvero” giusto per voi!

Piccola Farmacia Letteraria

L’ho scoperta leggendo un articolo online e la curiosità mi ha spinto a visitarla nell’ormai lontano 2020, a fine gennaio. Rientrata da un viaggio di lavoro all’estero, ho incontrato un amico all’aeroporto di Bologna e siamo arrivati a Firenze nel tardo pomeriggio.
Il giorno seguente, dopo una lunga notte di riposo, ci siamo diretti in via di Ripoli 7/R ed eccola lì. Molto piccola, ogni volta che mi giravo temevo di buttare giù qualcosa con lo zaino. Ci sono tornata poi altre due o tre volte e, da brava book-addicted quale sono, ho sempre acquistato dei libri!

Sapete come funziona questa libreria? Ogni libro è accompagnato da un bugiardino che suggerisce a chi è indicato, quali sono gli effetti collaterali e anche la sua posologia. Scopri di più qui!

Todo Modo

Questa libreria, invece, l’ho scoperta per caso, girovagando per Firenze. Ricordo che mi è stata fatta notate l’insegna che io avevo [stranamente] avevo oltrepassato; probabilmente perché concentrata a cercare un posto dove mangiare. Insomma, non appena sono entrata al suo interno, sono rimasta sbalordita. Quel posto non era solo un tempio per i libri, ma anche un carinissimo bistrot: libri e cibo, ero più che colpita e affondata!

Il duo composto da Maddalena e Pietro è formidabile: li ho visti spesso alla libreria e scambiato un semplice Ciao ma adoro ciò che organizzano perché danno un grande valore alla cultura e alle persone. Sono anche gli ideatori dell’evento editoriale Testo [come si diventa un libro] che ho visitato lo scorso febbraio [leggi qui l’articolo] e hanno aperto la più piccola libreria al mondo, The Litf presso una magnifica struttura di cui vi parlerò tra poche righe.

Insomma, solo visitando queste due librerie c’è da perdere la testa e tenere sotto chiave il bancomat!

Come in Sex and the City, o quasi

Eravamo in quattro a girare per Firenze, alla ricerca di un posto, preferibilmente vegano, dove mangiare e dell’esatta location dove si sarebbe svolta la presentazione del libro di Gianluca Gotto.

Le previsioni del tempo viste al telefono erano drammatiche, ma quel giorno siamo state baciate da un debole sole perché gli ombrelli sono rimasti chiusi per quasi tutto il tempo. Ogni tanto qualche nuvolone o qualche goccia di pioggia sbucava dal nulla, ma siamo riuscite nelle nostre imprese e a girare la città come era nostra intenzione.

Non eravamo esattamente come Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda ma ci piaceva pensare di esserlo, avvolte nei nostri piumini e con ai piedi le scarpe più comode per camminare.

Avere amicizie, coltivarle, divertirsi assieme è una vera medicina per l’anima. Abbiamo imitato le pose di alcune statue in Piazza della Signoria, abbiamo consultato qualche libro durante il nostro aperitivo da Todo Modo, abbiamo cenato in un ristorante da urlo e gustato un pasto della tradizione fiorentina: la pappa al pomodoro.

E il giorno seguente, anche se eravamo rimaste in due, abbiamo proseguito la nostra gitarella e siamo finite alla Manifattura Tabacchi e… wow!

Si tratta di un progetto di riqualificazione immobiliare che ospita diversi spazi al suo interno. Il progetto è ambizioso e vi invito a curiosare il loro sito. Il settore al momento visitabile è il B9 dove con la mia amica abbiamo gustato un buon aperitivo e dato un’occhiata ad alcune vetrine interessanti! Qui trovate tutti i “maker” di quel settore. 
Anche qui, visitare per credere!

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Qui un riepilogo dei posti che vi invito a visitare a Firenze e dei libri che suggerisco di leggere.

Libri:

Le coordinate della felicità
Come una notte a Bali
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Pura Vida
[li trovi tutti nel suo blog]

Librerie:

Piccola Farmacia Letteraria
Todo Modo

Location:

Manifattura Tabacchi [B9]

SPAZIO PER IL LETTORE

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Librerie a Venezia

Librerie a Venezia.
Scopri di più attraverso la mia personale esperienza – tutta al femminile – e quali librerie visitare nella laguna!

L’11 marzo [2022] mi svegliavo di soprassalto per non perdere il treno che avrebbe portato mia madre, mia sorella e la sottoscritta a Venezia.

Avevamo deciso di trascorrere un po’ di tempo assieme e di farlo in una delle città più belle d’Italia.

L’obiettivo di famiglia? Passare una bella giornata assieme!
L’obiettivo mio? Passare una bella giornata assieme, visitando librerie!

 [Una foto della laguna di Venezia – 11 marzo 2022]

Tempo per se stessi

Perché parlo di questo e non subito di Venezia? La risposta è molto semplice: prendere del tempo per se stessi è fondamentale per tanti motivi che variano da persona a persona. Io volevo cambiare aria, rivedere una bellissima città, trascorrere del tempo [tutto al femminile] con la mia famiglia.

E l’avventura è stata splendida dall’inizio alla fine! Non ridevo così tanto con la mia famiglia da non so quanto tempo…

Mio padre, ovviamente senza possibilità di scelta, si è ritrovato nel ruolo di autista come Morgan Freeman nel film A spasso con Daisy. Mentre noi femmine ci intrattenevamo in vivaci conversazioni, lui silenzioso ci portava alla stazione.

Ho ripreso ad apprezzare i viaggi in treno perché ho battezzato l’abitudine di leggere sempre lungo qualsiasi tragitto. Quella mattina mi sono immersa nella lettura di Cose spiegate bene di Iperborea: consiglio caldamente la sua lettura perché è MOLTO interessante [e badate, non uso il maiuscolo a caso…].

C’è stato un momento in cui ho alzato la testa e ammirato il panorama fuori dal finestrino proprio nel momento in cui ci stavamo avvicinando a Venezia. Ricordo di aver percepito una sconosciuta serenità. Ero contenta di essere su quel sedile, su quel treno, assieme a una parte della mia famiglia, ma soprattutto di essermi concessa quella gita fuori porta.
Senza lavoro, senza una prospettiva professionale, senza uno stipendio fisso, ma stranamente serena. E senza sensi di colpa…

Librerie & Artisti

Navigatore alla mano, sembravo una guida turistica che ogni tanto si voltava alla ricerca del suo gruppo, nel mio caso composto da madre e sorella. Ogni volta le trovavo ferme a fissare una vetrina, un bancarella, il menù di un ristorante o a fare l’ennesima foto ai tanti scorci veneziani; tra l’altro uno più bello dell’altro!

Scorci di Venezia - 11 marzo 2022
Scorci di Venezia - 11 marzo 2022

Quando erano indietro di pochi passi da me, tornavo a concentrarmi sul tragitto. Avevo due mete da raggiungere che mi ero prefissata. Durante il percorso, però, mi sono imbattuta in una curiosa “vetrina” scoprendo, dopo una rapida ricerca con google, che si trattava dell’associazione sportiva e culturale Soto Aqua.

Purtroppo non era aperta ma li seguo su Instagram perché propongono attività – e opportunità – interessanti.

Cito dal loro sito “Cerchiamo di resistere alla grande speculazione economica e turistica proponendo piccoli eventi: concerti, mostre d’arte, proiezioni di cortometraggi, presentazioni di libri, mercatini d’artigianato, giri in barca a remi, tornei di calcetto balilla, ping pong e cene sociali!”


 [L’ingresso dell’associazione sportiva e culturale Soto Aqua di Venezia]

La prima libreria [nonché] in cui ci siamo fermate è stata Sulla Luna, da tempo ero curiosa di visitarla.
Nel momento in cui siamo arrivate non c’era posto a sedere, ma sono comunque entrata a fare un giro e sono rimasta entusiasta di com’era: il bancone ricco di delizie, arredamento molto accogliente e libri, libri e ancora libri; in particolare testi illustrati.

L'ingresso esterno della libreria/bistrot Sulla Luna
L'interno della libreria/bistrot Sulla Luna

Mi sono ritrovata a sorridere tra me e me quanto ho preso tra le mani una versione “più grande e più illustrata” del libro L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono. Un caro amico mi aveva consigliato la lettura e lo consiglio anche a voi perché nella sua semplicità è una storia emozionante e potente; fa riflettere.

Tornerò di sicuro in questo posto per godermi un bel caffè e ammirare nuovamente le mensole con tutti quei libri esposti dove so che troverò qualcosa di perfetto per me! Tra l’altro, ad oggi nel loro sito, il best seller è L’albero di Shel Silverstein: e io me lo sono fatta prestare subito! Un libro per tutti, bimbi e adulti!

La meta che ero più ansiosa di raggiungere era Libreria Acqua Alta. Ho camminato lungo una calla stretta stretta e mi sono fermata ad un cancello [perennemente chiuso, penso] dove ho intravisto una parte di libreria. Stupenda! Mi sono quindi affrettata a raggiungere l’entrata principale ma quando ho svoltato l’angolo per Calle Longa Santa Formosa mi sono bloccata per la fila di gente all’ingresso, pensando per un attimo “Qui ci vuole il numero come al bancone degli affettati!“.

Nell’attesa ho sbirciato tra i libri ammassati dentro una specie di carriola, sotto gli occhi vigili di un gatto, forse un guardiano della libreria!

Il cortile esterno della libreria Acqua Alta
Il gatto "guardiano" dei libri nella carriola

Per fortuna, dopo appena cinque minuti, ero dentro! La quantità di libri al suo interno è spropositata [letteralmente, spropositata!] e penso che per ammirarli tutti servirebbe un giorno intero. Ad ogni modo, ho esplorato quel posto con occhi più che curiosi: la gondola al centro era un’originale attrazione, ma il noto cortile esterno era una vera magia; i libri dentro alle vasche da bagno? Straordinario! C’erano testi di ogni genere, oggettistica da farti perdere la testa, persino un angolino con testi “a luci rosse”.

Il loro sito parla di libri antichi, usati, fuori catalogo, persino vinili. E così era. Ho resistito alla fortissima tentazione di acquistare qualcosa e giuro che per l’intera mezz’ora che ho passato lì dentro ho resistito, ma poi ho ceduto anche se per una buona causa: fare un regalo ad un caro amico. Scopritelo qui!

L'interno della libreria Acqua Alta con i libri nella gondola
L'interno della libreria Acqua Alta con i libri nella vasca

Reduce da un acquisto, le mani di mia madre e di mia sorella rivolte al cielo come a dire “Dio, dalle la forza di non comprare ancora libri!” abbiamo pranzato e trascorso il resto del pomeriggio a girare Venezia, ammirare i suoi mille ponti e vicoletti; a fare foto e selfie.

Abbiamo ammirato dall’esterno la torre del Bovolo, camminato in piazza San Marco [dove ho ricorso quella che sembrava Susanna Tamaro, per poi fermarmi perché forse non lo era] e, stanche ma soddisfatte della giornata, ci siamo avviate alla stazione quando è accaduto l’imprevedibile…

La vetrina del negozio Armonie Venezia  [La vetrina del negozio Armonie Venezia]

Ci siamo ritrovate a fissare una vetrina allestita con prodotti artigianali a base di… libri! E niente, siamo entrate e abbiamo intrattenuto chiacchiere col proprietario e la figlia.

Io mi sono innamorata di tutte le opere da lei create che avevano come protagonisti mini libri con tanto di titolo: disposti su piccole librerie, cornici o addirittura libri, erano uno più bello dell’altro. Non potevo non comprarne uno come ricordo! La scelta è stata ardua, ma alla fine ho optato per quello che ritenevo più nelle mie corde.

 [Il mio acquisto artigianale: una mini libreria]

Valentina, all’opera con una cornice che riempirà di mini libri presso il negozio Armonie Venezia]

Valentina, l’artista di queste geniali opere libresche, è stata molto gentile da illustrarmi i suoi lavori e l’ho persino vista all’opera.

È stato bello conoscerla e scoprire il suo essere un’autodidatta che ha scelto di seguire la sua passione. Anche mia madre e mia sorella hanno fatto acquisti e, se non fosse stato per il treno che dovevamo prendere, saremmo rimaste lì dentro a fare ancora danni ai rispettivi bancomat.

Famiglia e altro ancora

Che dire su questo punto? La famiglia è quella che ci creiamo, ma quella in cui cresciamo è la prima che incontriamo e con cui sviluppiamo un legame che nella maggior parte dei casi è indissolubile. Io ho necessità di stare per conto mio, per conoscere me stessa e il mondo, ma quando torno a casa ci sto volentieri e una gita a Venezia, come quella vissuta, è stato un bel modo di stare insieme fuori dalle mura di casa. Ogni tanto anche la famiglia ha bisogno di cambiare aria.


E per quanto concerne il punto “altro ancora” dico solo che è stato piacevole prendere un caffè al ristorante Upupa Ghetto Venezia. Tutte e tre ci guardavamo intorno alla ricerca di un posto dove bere qualcosa di caldo e scaldarci – il vento quella mattina aveva la stessa temperatura del freezer di casa – e un signore è uscito dal suo locale con un gran sorriso.

Il signore: «Avete bisogno?»
Mia sorella: «Cerchiamo un posto dove bere un caffè»
Il signore: «Prego, entrate»
Mia sorella: «Questo è un ristorante però…»
Il signore: «Non vi preoccupate, entrate. Che cosa gradite?».


Caffè e dolcetti sono arrivati assieme alle inaspettate chiacchiere col proprietario che non ci ha solo accolto con un gran sorriso, ma ci ha parlato del locale e della sua famiglia. E niente, mi andava di raccontarvi questo piccolo angolo di umanità, sono più che sicura che ci siano altri tasselli altrove.
Speriamo di trovarne tanti altri, di unirli, e di ritrovare tutto l’amore del mondo.

Qui un riepilogo dei posti che vi invito a visitare a Venezia e dei libri che suggerisco di leggere o anche solo “guardare”.

Librerie:

Soto Aqua
Sulla Luna
Acqua Alta

Libri:

L’uomo che piantava gli alberi, Jean Giono
L’albero, Shel Silverstein
Dian Hanson è l’autrice del libro che ho regalato al mio amico…

Negozi/Locali:

Armonie Venezia [artigianato locale]
Upupa Ghetto Venezia [ristorante]

SPAZIO PER IL LETTORE

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